Cosa sono i tendini:

I tendini sono robuste strutture fibrose che collegano i muscoli alle ossa. Possiamo definirli come i nostri “fili d’acciaio” , senza i quali non riusciremmo nemmeno a stare in piedi.

La loro funzione è quella di trasmettere all’osso la forza sviluppata dal muscolo. I tendini funzionano come vere e proprie connessioni in grado di trasformare in movimento la forza generata dalla contrazione muscolare.

 

Cos’è la tendinite:

La tendinite è un’infiammazione dei tendini che arreca dolore e limitazioni funzionali e, se non trattata, può portare anche ad una lesione.

Può avere un’insorgenza acuta o progressiva, è caratterizzata da dolore, tumefazione locale e difficoltà alla mobilizzazione dell’articolazione coinvolta.

La tendinite può colpire i tendini di qualsiasi articolazione. Tuttavia i tendini più coinvolti sono quelli di spalle, gomiti, mani e polsi, anche, ginocchia e caviglie.

 

Cause:

Le cause della tendinite sono soprattutto di ordine meccanico e possono svilupparsi come conseguenza di traumi diretti, di movimenti ripetuti nel tempo che generano frizione del tendine o da un difetto posturale.

Esiste, inoltre, una maggiore predisposizione in soggetti affetti da patologie metaboliche come il diabete, l’artrite reumatoide e la gotta. In questi casi l’alterato metabolismo dei tessuti sembra indurre una maggiore debolezza della struttura dei tendini che tendono ad attivare i normali processi di riparazione con più difficoltà.

Anche fattori come il sovrappeso e l’obesità sono sfavorevoli ad una risoluzione ottimale della patologia.

Infine la tendinite può essere favorita anche dall’invecchiamento e da variazioni ormonali. Questo perché con il passare degli anni i tendini ed i muscoli perdono elasticità, diventando più sensibili agli eventi traumatici.

Sintomi:

Il sintomo principale della tendinite è il dolore localizzato nella sede in cui si trova il tendine coinvolto dalla lesione. La sensazione di dolore è solitamente accentuata durante la palpazione e durante movimenti attivi o passivi.

Altro sintomo può essere un deficit della forza dei muscolo collegati ai tendini infiammati.

Inoltre può essere presente rossore, calore e alterazione delle normali funzioni all’altezza del tendine infiammato.

Diagnosi e cura:

La tendinite si diagnostica attraverso l’esame clinico del paziente associato ad esami strumentali. Tra questi l’esame principale è l’ecografia che consente di valutare l’integrità del tendine e la presenza di segni indiretti di infiammazione.

Altri esami strumentali utili sono la radiografia tradizionale e la risonanza magnetica che consente di studiare bene tutti i tessuti coinvolti.

Durante l’esame obbiettivo, invece, il medico può attuare delle manovre specifiche che permettono, attraverso l’evocazione della sintomatologia dolorosa, di definire con precisione il tendine coinvolto.

Nelle tendiniti la terapia è fondamentale perché un tendine infiammato rischia di sfaldarsi e rompersi.

La terapia varia a seconda delle cause e del fatto che si tratti di forme acute o croniche.

Fondamentale è il riposo, soprattutto nelle forme acute, accompagnato dall’assunzione di antinfiammatori.

Nelle forme croniche, invece, possono essere utili infiltrazioni di cortisone e terapie fisiche come la laserterapia, ultrasonoterapia e tecarterapia,