Cos’è la Sinusite:

La sinusite è un’infiammazione dei seni paranasali, principalmente causata da un’allergia o un’infezione virale o batterica.

Ciò che avviene nei seni paranasali è un’infiammazione della mucosa che li riveste e li protegge. Solitamente i seni paranasali sono cavità piene di aria che riscaldano, puliscono e umidificano l’aria che respiriamo.

Quando però in queste aree si accumulano funghi, batteri e virus può scaturire un’infezione, soprattutto perché le mucose sono il terreno fertile prediletto delle cariche batteriche che volano in aria. Per questo la sinusite si manifesta con una particolare incidenza nei soggetti da poco guariti da un raffreddore o dopo una reazione allergica.

In base alla durata della sintomatologia, la sinusite può essere:

  • acuta: dai 3 ai 7 giorni. Nelle persone con un sistema immunitario funzionante, la sinusite acuta in genere è causata da un’infezione virale. A volte, la sinusite acuta è causata da batteri. L’infezione spesso si sviluppa dopo che qualcosa ha ostruito gli osti dei seni paranasali. Tale ostruzione deriva solitamente da un’infezione virale delle vie aeree superiori, come il raffreddore comune.
  • subacuta: fino a 3 mesi, senza miglioramenti generali dei sintomi;
  • cronica: oltre i 3 mesi. Dura più di 90 giorni. I medici non sanno esattamente che cosa causa la sinusite cronica, ma è noto che include fattori che causano un’infiammazione cronica. I fattori includono allergie croniche, polipi nasali ed esposizione a irritanti ambientali (come inquinamento dell’aria e fumo di tabacco). Spesso, il soggetto ha una storia familiare e una predisposizione genetica sembra essere un fattore. Se il soggetto presenta un’infezione batterica o micotica l’infiammazione è più grave.

Cause:

A seconda dell’origine dell’infiammazione dei seni paranasali è possibile distinguere sinusiti odontogene e rinogene.

  • Sinusite Rinogena: La sinusite rinogena è causata dalla riduzione o dal blocco completo della ventilazione, cioè dell’ingresso d’aria nella cavità nasale durante la respirazione. Ciò altera la fisiologia della mucosa sinusale (in particolare, aumenta la produzione di muco e si verifica un restringimento o un’ostruzione degli osti dei seni paranasali) ed ostacola il normale drenaggio delle secrezioni verso la cavità nasale. Il ristagno del muco nei seni paranasali può favorire lo sviluppo e la replicazione di microrganismi patogeni, che, dal naso alla gola, possono raggiungere i seni paranasali. In questi casi, all’infiammazione si sovrappone l’infezione. La sinusite rinogena può avere origine virale (forma più frequente), batterica o fungina. In genere, si osserva il sopraggiungere della sinusite in seguito ad una rinite acuta (cioè un raffreddore) o cronica (allergica o ipertrofica). Per questo motivo, la sinusite, tranne i casi in cui è odontogena (ovvero derivante da una patologia dei denti), andrebbe definita rino-sinusite.

A provocare la sinusite rinogena possono essere anche le alterazioni anatomiche delle strutture nasali, le allergie ed i traumi (in particolare, la frattura delle ossa che delimitano i seni paranasali).

  • Sinusite Odontogena: La sinusite odontogena è la conseguenza di patologie infettive dentali. Di tanto in tanto, può accadere, infatti, che un ascesso periapicale di un dente mascellare diffonda al seno sovrastante. Le infezioni dell’arcata superiore dei denti possono essere trasmesse ai seni paranasali anche a seguito di cure dentarie mal eseguite (es. estrazioni dentarie, fistole oro-antrali non adeguatamente trattate e terapie endodontiche) o posizionamento incongruo di impianti dentali.

Sintomi:

 La sinusite acuta e la sinusite cronica possono causare sintomi simili, fra cui:

  • Secrezione di pus giallo o verde dal naso
  • Cefalea
  • Pressione e dolore al viso
  • Congestione e blocco del naso
  • Dolorabilità (dolore al tatto) e gonfiore sul seno interessato
  • Ridotta capacità di percepire gli odori (iposmia)
  • Alito cattivo (alitosi)
  • Tosse produttiva (specialmente la notte)

Alcuni sintomi indicano quale seno è infetto:

  • La sinusite mascellare provoca dolore alle guance, subito sotto gli occhi, mal di denti e cefalea;
  • La sinusite frontale provoca cefalea frontale;
  • La sinusite etmoidale provoca dolore dietro e tra gli occhi, lacrimazione e cefalea frontale, spesso molto intensa;
  • Il dolore prodotto dalla sinusite sfenoidale non si manifesta in un’area ben definita e può essere avvertito nella regione frontale o posteriore del capo.

Il paziente può avvertire anche malessere generale. Inoltre possono comparire febbre e brividi, ma la loro presenza può suggerire la diffusione dell’infezione oltre i seni paranasali. Spesso, il dolore è più intenso nella sinusite acuta.

Diagnosi e cura:

La diagnosi della sinusite avviene in maniera piuttosto semplice salvo casi specifici per cui il disturbo è stato trascurato o è legato a patologie correlate come infezioni, polpi e tumori.

Considerando anche che i sintomi sono passeggeri e spesso trascurati si verificano diagnosi tardive quando la malattia è diventata cronica.

Per questo è importante ascoltare con attenzione i segnali del corpo e provvedere prima possibile ad un controllo clinico.

Basta una visita accurata da parte dello specialista per poter accertare l’insorgenza della sinusite.

Per una diagnosi più precisa il medico può prescrivere una serie di esami che servono proprio ad accertare la natura della sinusite e a stabilire la miglior cura. Gli esami per la diagnosi sono i seguenti:

  • Esame colturale delle secrezioni nasali
  • Tomografia computerizzata (TC o TAC) della testa– si tratta di una tecnica di diagnostica per immagini che utilizza i raggi x ed elabora poi le immagini al computer per riprodurre sezioni assiali e coronali della testa. La TAC mostra immagini dettagliate che includono le ossa, i muscoli, il grasso e gli organi interni ed è più precisa delle radiografie.

La diagnosi corretta è il punto di partenza fondamentale per la scelta della cura e per l’efficacia del trattamento.

Normalmente, una “sinusite acuta” che accompagna il comune raffreddore, causato da un’infezione virale, si risolve spontaneamente senza ricorrere a visite o a cure (terapie) mediche.

Nel caso di disturbi gravi, in assenza di miglioramenti dopo 7-10 giorni o nel caso di un aggravamento dei disturbi (sinusite cronica), è necessario consultare il medico che, qualora lo ritenga opportuno, potrebbe prescrivere una cura con antibiotici o con corticosteroidi (in spray, gocce nasali o aerosol) o antistaminici nel caso la sinusite sia di natura allergica.

Gli antibiotici sono utili nel caso la sinusite sia causata da un’infezione batterica e devono essere presi solo dietro prescrizione del medico seguendo con attenzione le sue indicazioni in merito alla dose e alla durata della cura.

Se le cure mediche non sono state sufficienti alla guarigione dalla malattia che, quindi, è divenuta cronica, potrebbe essere necessario sottoporsi a una visita specialistica otorinolaringoiatrica per valutare l’opportunità di una terapia chirurgica.