Cos’è la tracheite
La tracheite è una malattia infiammatoria che colpisce la trachea, organo che unisce la laringe ai bronchi. Può insorgere anche in concomitanza con malattie infettive come: influenza, morbillo, scarlattina, pertosse o episodi di raffreddamento repentino.
Le tracheiti possono essere di origine batterica o virale.
La tracheite virale solitamente è conseguenza di infezioni virali delle alte vie respiratorie come virus influenzali e parainfluenzali, rhinovirus.
Possono presentarsi anche tracheiti di origine allergica o irritativa causate da inalazione di agenti irritanti come fumo di sigaretta e inquinamento, da allergeni come polline, peli di animali, polveri, ecc. oppure da reflusso gastroesofageo.
Cause
La trachea è la diretta prosecuzione di altre vie aeree superiori, è quindi una porzione delle “vie aeree superiori”, uno dei primi filtri di cui l’organismo dispone per difendersi dalle minacce esterne; è dotata di una serie di sofisticati ed efficaci meccanismi di difesa:
- muco (prodotto dalle cellule mucipare interposte alle cellule epiteliali di rivestimento tracheale),
- ciglia vibratili, la cui funzione è catturare le particelle esogene e spingerle nuovamente verso l’esterno,
- cellule del sistema immunitario (capaci di difendere la trachea, ma molto spesso responsabili anche di una risposta immunitaria errata, come nei casi di reazioni allergiche).
Proprio alla luce della sua localizzazione la trachea risulta quindi particolarmente esposta ad attacchi ed insulti esterni, a seguito dei quali reagisce con una risposta infiammatoria.
Gli eventi patogenetici possono essere grossolanamente suddivisi in:
Meccanismi infettivi: gli agenti esogeni, di natura sia virale che batterica, possono riuscire a colonizzare l’ambiente tracheale e di conseguenza stimolare il sistema immunitario. La trasmissione avviene soprattutto per via inalatoria da secrezioni di soggetti a loro volta infetti (o anche soltanto portatori asintomatici del germe nelle loro vie aeree superiori), prevalentemente sostando a brevi distanze in ambienti chiusi.
Meccanismi allergici: l’inalazione di specifiche particelle (chiamate in generale antigeni) in taluni soggetti, geneticamente predisposti, può determinare una “iper-attivazione” del sistema immunitario, cosicché esso sviluppi una potete risposta infiammatoria.
La maggior parte dei casi di tracheite origina quindi, senza neanche rendercene conto, dal semplice “respirare”, ma solo raramente si presenta come un unico processo infiammatorio isolato.
Man mano che procediamo verso il basso, verso le vie aeree inferiori, i meccanismi di difesa si riducono, poiché l’organismo presuppone che le difese precedenti abbiano già bloccato l’agente patogeno. Proprio per questo la tracheite spesso si manifesta nel complesso di una laringo-trachite (associazione di laringite e tracheite), faringo-laringo-tracheite; addirittura nelle forme allergiche si associa a rinite e congiuntivite.
Sintomi
I segni tipici di questa infiammazione riguardano le vie aeree e sono molto simili a un’influenza.
Nel caso di tracheite secondaria, che compare come conseguenza di riniti, laringiti o faringiti, queste manifestazioni cliniche possono presentarsi ancor prima che la trachea si infiammi.
In genere, l’esordio di questa patologia è caratterizzato da naso che cola e febbre, mentre il dolore retrosternale e l’affanno compaiono nella sua fase tardiva, 2-5 giorni dopo i primi disturbi.
Tra i sintomi della tracheite troviamo:
– Tosse grave
– Febbre alta (>38°)
– Naso che cola
– Dolore al petto o retrosternale
– Mal di gola
– Congestione nasale
– Raucedine e dolore alla deglutizione
– Respiro sibilante
– Lievi difficoltà respiratorie
L’infiammazione della trachea causa il gonfiore di questa struttura che si restringe e limita lo spazio disponibile al passaggio dell’aria.
Nei casi più severi, un edema molto pronunciato può provocare un totale restringimento della trachea che causa arresto respiratorio. A eccezione della febbre e di pochi altri sintomi, le manifestazioni della tracheite non infettiva sono simili a quelli della forma infettiva.
Diagnosi e cura
Le prime fasi del processo diagnostico comprendono un’attenta anamnesi, dalla quale possiamo molto spesso capire se il paziente si sia trovato esposto a specifici fonti di infezione o ad alcuni tipi di antigeni; il racconto può oltremodo aiutare nel delineare i caratteri di insorgenza delle manifestazioni, precedute o meno da un periodo di incubazione variabile, associate a sintomi generici o meno, …
A seguire l’esame del cavo orale e della faringe, può mostrare segni di iperemia (rossore) o secrezione mucopurulenta (catarro).
In genere non sono necessari ulteriori approfondimenti, ma in caso di dubbi il medico può decidere di richiedere una coltura dell’espettorato con associato antibiogramma, per isolare lo specifico batterio responsabile del processo infiammatorio ed avere a disposizione il migliore antibiotico per la specifica infezione in corso.
Il trattamento della tracheite dipende dalla causa sottostante.
Nella maggior parte dei casi è sufficiente una cura antibatterica per l’eradicazione dell’infezione, oltre ad eventuali farmaci sintomatici per gli altri sintomi (come la febbre); nel caso di tracheiti di origine allergica l’antibiotico sarà sostituito dalla prescrizione di farmaci antistaminici e/o cortisonici.
In caso di tracheite virale non va utilizzato nessun antibiotico e si prescrive soltanto una terapia sintomatica a base di farmaci antinfiammatori e antidolorifici (aspirina solo per gli adulti, ibuprofene, paracetamolo,…).
Nei casi più gravi sarà necessario invece il ricovero ospedaliero; al bambino in molti casi verrà inserito un tubicino nelle vie respiratorie, per aiutarlo a respirare (tubo endotracheale). Verranno inoltre somministrati degli antibiotici per endovena. L’équipe medica monitorerà la respirazione e potrà usare l’ossigeno se necessario.
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